Informazioni di viaggio
- Partenza: Watamu/Diani/Nairobi JKIA
- Arrivo: Rovine di Gedi
- Durata: Mezza giornata
Le rovine di Gedi sorgono nell’omonimo villaggio di Gedi, a pochi chilometri da Watamu, nel mezzo della rigogliosa foresta di Arabuko Sokoke. Meritano decisamente una visita, essendo uno dei pochissimi siti archeologici del Kenya.
Una città araba del XII secolo che racchiude, all’interno della sua cinta muraria, ben tre moschee, il Palazzo del Sultano e le case dei ricchi borghesi, per lo più mercanti. Questa città era interamente costruita con pietre coralline, calce e sabbia. Anche se le rovine sono estese, questa città fantasma arabo-swahili è tutt’oggi un mistero perché ancora non si conoscono le ragioni del suo abbandono nel XVII secolo e che cosa sia realmente accaduto al villaggio e ai suoi abitanti.
La particolare storia di questo sito viene anche avvolta dallo spettacolo naturale della rigogliosa e fitta vegetazione della foresta, dove giganteschi baobab, alberi di chinino e alberi strangolatori sono diventati la fissa dimora di una ricca colonia di vivaci e simpatiche scimmiette che accompagnano il turista durante il tragitto in cambio di qualche banana.
Programma
Partenza dai vostri alloggi per raggiungere il sito archeologico di Gedi, poco distante da Watamu. All’arrivo ci si addentra in una ricca vegetazione di baobab, dove si viene accolti dalle simpatiche scimmiette che qui vivono e alle quali è possibile portare delle banane da mangiare.
Entraniamo poi nel sito archeologico e si visitano i resti di grandi cisterne idriche che alimentavano la città, i due recinti di mura concentriche poste a difesa, la grande moschea, il suntuoso palazzo del sultano con i resti di alcune tombe ed i resti dei numerosi edifici abitativi, alcuni dei quali portano ancora le tracce architettoniche del dominio veneziano.
Proseguiamo con la visita del sito entrando nel suo museo, per ammirare oggetti di pregio provenienti da tutto il mondo: vasi cinesi, monete di vari paesi europei, una lampada indiana, oggetti di porcellana provenienti dalla Persia, porcellane cinesi della dinastia Ming, perline veneziane, forbici spagnole…